Dove finisce la pianura.
Dove sfumano le vigne.
Da una parte le valli, dall’altra il mare.
Dove non ci sono muri, ma lingua cibo e storie che si mescolano.
Dove il vento ti porta il profumo del mare.
Dove le strade muovono persone per villeggiatura o per lavoro.
Dove i binari si infilano nelle valli.
Dove le province si confondono.
Dove il vino il formaggio e il pane.
Dove ci sono ancora antichi mestieri.
Dove ti raccontano di pedalate di grandi campioni.
Le terre di confine sono racconti partigiani e piroscafi per l’America.
Le terre di confine sono panorami mozzafiato, che vedi il mare e le cime innevate.
Le terre di confine sono da attraversare, lentamente.
E poi fermarsi a guardare.
O fermarsi e basta.