Abbiamo comunicato ieri l’uscita dalla maggioranza che governa la circoscrizione otto del gruppo LeU, di cui sono capogruppo, con il comunicato che potete leggere sotto. Lo facciamo anche e soprattutto per dignità politica. Saremo comunque leali, soprattutto con chi leale è stato con noi, assicurando che non ci siano conseguenze per le delibere, per le realtà che usufruiscono dei contributi come le scuole e le realtà del terzo settore e sportive.
Purtroppo c’è un limite oltre il quale non si può più andare e non credo ci siano margini per una ricomposizione della situazione.
Al presidente Davide Ricca
Ai capigruppo di maggioranza
Ai componenti la giunta
In una maggioranza politica è comprensibile e a volte anche auspicabile una divergenza di opinioni, può essere costruttiva per andare verso decisioni più elaborate e condivise.
In una maggioranza politica non è comprensibile, anzi è sleale, il gioco delle trappole. Il manifestare il dissenso al momento del voto.
Non è comprensibile soprattutto quando le proposte sono sempre condivise prima: per correttezza nei rapporti, per verificare se è giusto, per capire se possono esserci variazioni alla proposta che vanno a migliorare la stessa.
Purtroppo la tecnica ormai collaudata è quella del te lo dico in consiglio al momento del voto.
Non va bene. Pensiamo che non vada proprio bene.
La situazione politica della maggioranza in circoscrizione otto è ormai trasversale ai gruppi politici a prescindere dall’essere di maggioranza o di minoranza. Gruppi politici che incidono poco o niente nelle scelte.
Come gruppo LeU siamo stati leali, collaborativi, non abbiamo chiesto incarichi di giunta.
Come gruppo LeU chiediamo solo rispetto a fronte della nostra collaborazione.
Quel rispetto credo che ci sarà dato uscendo dalla maggioranza. Continueremo ad essere leali, a garantire l’approvazione delle delibere.
Forse avremmo dovuto farlo tempo fa. Questo è l’errore politico che ci attribuiamo.
Buon lavoro e serene feste
Suad Omar e Augusto Montaruli – Gruppo LeU del consiglio di circoscrizione della Otto