Augusto Montaruli

E se Torino…

Oggi una mia amica mi ha detto che non sa più dove mettere i libri, “sai dove potrei portarli?” mi ha chiesto.

E no, non è un’impresa facile regalare libri. 

E pensare che li rubano nelle librerie. Quelli nuovi nuovi però.

E pensare che Torino è la città del libro, per il salone e per le case editrici. E per i molti scrittori che hanno dato lustro e cultura alla nostra città.

Ma pensavo… mi capita ogni tanto.

Ma pensavo e se Torino diventasse in senso più compiuto la città del libro rendendoli parte dell’arredo urbano della città?

Per esempio si potrebbero recuperare le vecchie cabine telefoniche della Telecom (chissà che fine hanno fatto) e piazzarle nei giardini, nei parchi  e nelle piazze. Magari tematizzando. 

Per esempio giardino del noir, giardino dei classici, giardino Fenoglio o Levi, piazza della storia. E così via, anzi piazza o giardino.

Figo! Vero?

Sarebbe una risposta ai tempi che corrono e che scorrono. Non vorrei che  a qualcuno venisse in mente (di nuovo) di bruciarli. 

ps: a Roma già lo fanno

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