Augusto Montaruli

La mini guida di San Salvario

Questa è una mini guida (mini perchè chiaramente incompleta) rivolta agli studenti universitari fuori sede che vengono a risiedere nel quartiere dove vivo: San Salvario.

Naturalmente è aperta al contributo di chi volesse integrarla e migliorarla.

Più che una mini guida è una sorta di provocazione che vuole stimolare un’attenzione maggiore verso quei ragazzi e quelle ragazze che scelgono Torino per proseguire gli studi.

Loro scelgono Torino ma noi non li accogliamo come dovremmo.

Facciamolo.


Qualche info su San Salvario 

San Salvario, il quartiere dove abitate, è un luogo dalle mille identità. 

Ha valenza storica, sociale e culturale. 

Qui è stata prodotta la prima automobile italiana (credo una Lancia), qui è nata la FIAT.

Anche la Ferrero, per dire, è nata qui. Qui Don Bosco ha realizzato il secondo oratorio torinese che accoglieva i migranti che arrivavano dal cuneese, esiste ancora. Perché migranti ne arrivano ancora da posti più lontani del cuneese.Qui sono nate le università scientifiche di Torino.

Questo è il quartiere delle religioni. 

Ci sono la sinagoga, il tempio valdese e due moschee oltre naturalmente alle chiese cattoliche. 

La cosa interessante è la collaborazione che esiste tra loro che insieme alla società civile e laica organizzano e gestiscono attività insieme. E’ ormai un unicum a livello mondiale. 

Ecco voi vivete in un quartiere dove merita vivere. 

Adesso vi elenco qualche luogo interessante che potete frequentare. 

La biblioteca e il Polo Lombroso. 

In via Lombroso 16 c’è la biblioteca civica Natalia Ginzburg, che in questo quartiere ha vissuto, dove oltre a consultare libri e giornali potete fermarvi a studiare. 

Nello stesso complesso c’è il Polo Lombroso che offre una serie di attività e servizi. 

Inoltre nel 2026 sarà inaugurata la nuova sede della Biblioteca Civita di Torino al parco del Valentino.

Sempre al parco del Valentino c’è l’Orto Botanico.

Sulle sponde del Po trovate luoghi di aggregazione e sale studi come l’Imbarchino e molte società remiere. Potete anche andare a visitare un sommergibile all’Associazione Marinai d’Italia.

La Casa del Quartiere

In via Morgari c’è la Casa del Quartiere, bar ristorante e offerta di corsi e attività e aggregatore di tante realtà associative.

I mercati

I mercati rionali sono due, in piazza Madama Cristina e in piazza Nizza. Supermercati quanti ne volete.

Oltre ai mercati rionali classici ci sono quelli tematici da Salvario Emporium a quello dedicato al disco in vinile per fare due esempi.

I musei

Nel quartiere c’è il polo museale universitario che comprende tre musei molto interessanti:

Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando”

Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti”

Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”

Il cinema teatro Baretti

Puoi andare a cinema (con film anche in lingua originale) e a teatro godendo di una programmazione culturalmente ricca a prezzi accessibili, se non gratuiti (clicca qui per saperne di più).

Il cinema teatro Baretti è proprio nel cuore di San Salvario.

Le librerie

Sono tante e sono una ricchezza del quartiere, frequentatele e incontrerete bella gente.

Libreria A Zeta – Libreria Centrale – Libreria Borgo Po – Libreria Trebisonda –  Luna’s StortaLibreria Belleville – Libreria Claudiana.

Il cibo

C’è una varietà di offerta che soddisfa tutti i gusti e consente anche di sperimentare. Avete solo da scegliere spaziando dalla cucina Halal a quella Kosher, palestinese e naturalmente girate l’italia mangiando. 

Volontariato

Nel caso vi avanzasse del tempo potete anche fare volontariato, sono tante le realtà, laiche e religiose, che vi accoglierebbero a braccia aperte per dare una mano.

Varie

Qui potete ordinare uno strumento musicale da un liutaio, scarpe su misura, comprare un libro usato il sabato in piazza Nizza. Oppure imbattervi in un atelier di un artista. 

“Passeggiatelo” il quartiere vi sorprenderà.

Il mio bar preferito è la pasticceria Zichella in via Saluzzo angolo Michelangelo. Qui puoi incontrare tutti: dalla famiglia pugliese a giornalisti, intellettuali, musicisti, orafi, scrittori, parlamentari e giovani come voi. 

Andateci a vostro rischio e pericolo, rischiate di incontrarmi.

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