Augusto Montaruli

Un popolo silenzioso e la raccolta differenziata

ImmagineSi aggirano per il quartiere con carrello della spesa e un bastone, donne uomini e ragazzini con passo svelto si fermano a ogni bidone dell’indifferenziata e rovistano tra i rifiuti aiutandosi con il bastone e prelevano materiale recuperabile. Probabilmente cercano ferro, rame e latte.  Sono tanti e li incontri a ogni ora del giorno, forse è il popolo dei campi ai margini della città e della società che si dice civile. Si dice civile. Sarebbe civile. Perché civile non lo è tutta la società. Parte di quella società chiede senza dare, a se stessi e agli altri.

Da un po’ di tempo a questa parte i contenitori di spazzatura strabordano, puoi trovarci di tutto. Quel popolo veloce, silenzioso e molto efficiente limita il disastro e attenua lo sgradevole impatto della nostra inciviltà. Ormai la soglia di civismo è stata raggiunta e serve altro per “convincere” i nostri vicini di casa  a diventare bravi cittadini.  I cittadini residenti e i cittadini commercianti.

Serve il porta a porta, presto. Servono compostiere di condominio. Servono bidoni per la raccolta  differenziata per ogni esercizio commerciale. I condomìni potrebbero raccogliere e vendere carta e vetro (molto richiesti) e il ricavato decidere se investirlo in pannelli fotovoltaici, per esempio, o darlo a chi ne ha bisogno. Servono idee e persone che le sappiano concretare. Così non si può continuare. Quel popolo veloce, silenzioso e efficiente non sarà, spero per loro, qui in eterno.

2 thoughts on “Un popolo silenzioso e la raccolta differenziata

  1. Partono presto il mattino, dalle 5 in poi rovistano coi guanti, cercano, selezionano, smembrano, gente precisa che sa il fatto suo…spesso si possono fare scambi niente male…o semplicemente tenere le cose vecchie per poi donargliele, se non si ha tempo/voglia di chiamare l’Amiat.

    Non sarà il lavoro più dignitoso del mondo ma è sempre un lavoro: si potrebbe pensare di “regolarizzare” il tutto o qualcosa di simile, coinvolgerli in un progetto del Comune invece che sempre e comunque abbandonarli a sé stessi. Certo darebbe fastidio a molti…

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