Augusto Montaruli

La rete e l’ATC. Ci ha pensato l’Ufficio Pio

Mesi fa intrapresi un’azione politica che chiedeva di portare la rete nelle case ATC (le case popolari), la spiegavo così: “…chiede che nei contesti abitativi amministrati da ATC venga implementata una rete condominiale gratuita al fine di fornire anche agli assegnatari di quelle unità abitative l’accesso alla rete. “ 

L’atto consiliare passò in circoscrizione e poi fu ripreso dal consigliere Francesco Tresso e venne discusso in commissione. Dopo una discussione surreale e “paratecnologica”, per nulla vicina ai bisogni reali delle persone, rimase appeso a non so cosa.
Per fortuna ci ha pensato, parzialmente, il governo e in modo più rispondente alle necessità l’Ufficio Pio con l’iniziativa che potete consultare qui:

In sostanza, l’Ufficio Pio, per gli abitanti delle case popolari ha pensato di integrare quanto disposto dal governo offrendo in modo completamente gratuito un abbonamento a internet ultra veloce per 20 mesi, un tablet (e in alcuni casi un PC) e un corso di formazione per le competenze digitali. I requisiti sono i seguenti, purtroppo fino al limite delle disponibilità.

Chi può presentare la domanda di ammissione?

Sono ammesse a ricevere questa agevolazione le famiglie che:
– Hanno almeno un/a figlio/a tra i 6 e i 18 anni (anni di nascita 2012-2002)
– Risiedono a Torino in una casa ATC (è necessario indicare il numero di matricola dell’abitazione)
– Hanno un ISEE uguale o inferiore ai 15.000 euro

– Non hanno una connessione Internet con velocità pari ad almeno 30Mbit/s

– non hanno ancora sottoscritto un contratto con “Bonus Internet e PC”

Fate girare e informate se conoscete qualcuno nelle condizioni di ricevere queste agevolazioni, qui e sull’immagine il link.

Intanto quelli di cui sopra stanno ancora discutendo su 5G, cablatura e doppino telefonico. Meglio così detto tra noi.

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