Augusto Montaruli

Decentramento, la riforma e la controriforma

 

La lettera che ho inviato al presidente Ricca sul rischio chiusura del presidio della circoscrizione in via Ormea ha svelato il “trucco”. 

Esiste un decentramento politico composto da otto circoscrizioni; esiste un decentramento amministrativo composto da quattro circoscrizioni. Otto presidenti, otto giunte, otto consigli. Quattro organizzazioni tecnico/amministrative: 1 e 8 – 2 e 3 – 4 e 5 – 6 e 7. 

Tutte le realtà tecnico/amministrative con personale ridotto all’osso, con pensionamenti programmati a breve e aspettative. Escludendo il supporto istituzionale che è dedicato alle rispettive organizzazioni politiche le altre unità sono condivise.

Cosa vuol dire tutto ciò? Vuol dire che la macchina organizzativa non è in grado di garantire con continuità ed efficacia il servizio richiesto: i tempi di emissione di un bando, per esempio; la gestione di una manifestazione di interesse o di completare in tempi ragionevoli la gestione di una presentazione di un progetto o dell’assegnazione degli spazi per lo sport o il sociale.

In altre sofferte parole attraverso l’accorpamento, la riduzione di personale è quasi, se non il, colpo di grazia al decentramento. Colpo di grazia che riduce drammaticamente servizi ai cittadini, alle associazioni, alle scuole.

Quindi ciò che vedevamo come una buona riforma, la migliore possibile visto il contesto politico, di fatto è priva di efficacia e di agibilità concreta.

Lo scrivo perché tutti siano consapevoli di ciò che succede, soprattuto i cittadini e chi a quella riforma ha lavorato con impegno e passione politica.

Volete sapere come la penso? Io penso che una città come Torino meriti una vera città metropolitana, che non si espanda fino in Francia o in Val d’Aosta, strutturata per municipi che siano autonomi dal punto di vista delle risorse economiche e dell’organizzazione.

Il decentramento non è, meglio non dovrebbe essere un passatempo per politici di serie b o portatori di voti per altri ma servizio ai cittadini e al contesto sociale più vicino. Dovrebbe essere servizio nobile, riconosciuto e rispettato. 

Spero che qualcuno legga, soprattuto chi aspira a diventare sindaco di questa città e chi questa città rappresenta in parlamento. 

Per demolire un palazzo basta togliere un mattoncino, è quasi tolto del tutto.

PS1: appena sarà possibile pubblicherò l’organigramma amministrativo completo della circoscrizione “UNOTTO”.

PS2: è attivo il punto informativo in via Ormea al momento, occorre prenotare e un impiegato da via Corsica si recherà in via Ormea. 

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