Un bel messaggio di solidarietà e vicinanza è arrivato oggi dal professor Matthew Hall, docente della Cornell University. Matthew Hall lo scorso luglio aveva accompagnato un gruppo di studenti a Cavoretto facendone una tappa del loro percorso di studi e di approfondimento a Torino. Già allora dichiarò che la visita a Cavoretto è stato “l’incontro più bello in sei anni di stage a Torino”.
Alla dichiarazione di Hall si unisce la sua collega, professoressa Kora von Wittelsbach che con aveva ideato e organizzato la visita: “Still remembering our incredible day in the Cavoretto Center! This place simply has to remain open” (ricordiamo ancora il nostro incredibile giorno al centro di Cavoretto! Quel luogo deve semplicemente restare aperto).
Ecco il testo del messaggio ricevuto:
“There is considerable evidence that migrant centers, like Cavoretto, play an important role in integrating refugees in their new homes. This is critical not just for the many migrants who come through or settle in Italy, but for ensuring that migrants can contribute to Italian social and economic life. The center in Cavoretto, that I visited last summer with a group of American students, is truly a remarkable place. In addition to providing a community for a group of young, educated men in search of a better life, the center required them to immerse themselves in Italian life – learning the language and the culture – and to give back to the local community. It would be truly tragic if Cavoretto were to close its doors.”

Articolo di Giulia Ricci sulla visita al centro di Cavoretto
I centri d’accoglienza per migranti come quello di Cavoretto, hanno un ruolo importante nel processo di integrazione dei rifugiati nella loro nuova “casa”, per molte evidenti ragioni. Il centro ha un ruolo fondamentale per i molti migranti cheattraversano o si stabiliscono in Italia, perché garantisce loro una partecipazione alla vita sociale ed economica del paese. Il centro di Cavoretto, che ho visitato la scorsa estate con un gruppo di studenti americani, è davvero un luogo straordinario: non solo riesce a far sentire parte di una comunità un gruppo di giovani uomini in cerca di una vita migliore, ma pretende che essi si immergano nella vita italiana imparandone la lingua e la cultura, permettendogli così di restituire e contribuire alla comunità locale. Sarebbe davvero tragico se il centro di Cavoretto chiudesse le sue porte.
La Cornell University è una delle università più prestigiose degli Stati Uniti, organizza uno stage formativo a Torino ogni anno in collaborazione con la Fondazione Einaudi. Nel corso degli ultimi anni ha visitato la Casa del Quartiere, il Polo Lombroso, il Mondo di Joele e le madri di quartiere.